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COME SI CALCOLA LA TASSA SUI RIFIUTI?

Una distinzione viene fatta tra le utenze non domestiche: industriali, professionali, artigianali, commerciali, ossia tra tutte quelle superfici che sono predisposte ad abitazioni civili e pertinenze..

  • Da Staff Assoservizi
  • May 14, 2021
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La tassa comunale sui rifiuti è istituita per la copertura integrale del servizio integrato di gestione dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, ovvero dei singoli servizi che lo compongono La tariffa della TARI è approvata annualmente dal Consiglio comunale entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformità al PEF, elaborato dal gestore del servizio di Raccolta e Trasporto dei rifiuti (RT) e Spazzamento e Lavaggio strade (SL).
La tariffa si compone di una: 

  • quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti;
  • quota variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità dei costi di gestione.

Il Comune ripartisce tra le categorie di utenza domestica e utenza non domestica l’insieme dei costi da coprire attraverso la tariffa.

Utenze Non Domestiche. Differenze?

Le utenze non domestiche ricomprendono tutte le restanti utenze.
Le utenze domestiche sono suddistinte in sei categorie in relazione al numero degli occupanti.
Le utenze non domestiche sono differenziate in relazione all’attività svolta, individuandosi 30 tipologie nei comuni con una popolazione superiore a 5.000 abitanti.
La determinazione delle tariffe relative alle utenze domestiche si fonda, per la parte fissa, sul coefficiente Ka (coefficiente di adattamento per superficie e numero di componenti del nucleo familiare) e, per la parte variabile, sul coefficiente Kb (coefficiente proporzionale di produttività per numero di componenti del nucleo familiare), il cui valore dipende dalle dimensioni del comune (fino a 5.000 abitanti, superiore a 5.000 abitanti) e dalla collocazione dell’ente nelle tre macroregioni Nord, Centro e Sud. Il coefficiente Ka è individuato in misura fissa in ragione della popolazione e all’ubicazione, mentre il parametro Kb è invece proposto in range delimitati all’interno di valori minimi e massimi.

Analogamente, per le utenze non domestiche, la tariffa dipende, per la parte fissa, dal coefficiente Kc (coefficiente potenziale di produzione che tiene conto della quantità potenziale di produzione di rifiuto connesso alla tipologia di attività) e, per la parte variabile, da intervalli di produzione Kd (Coefficiente potenziale di produzione in kg/m2 anno che tiene conto della quantità di rifiuto minima e massima connessa alla tipologia di attività).

Entrambi i coefficienti sono determinati in range compresi tra un massimo e un minimo.
 

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